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Bonus condizionatori 2025: le agevolazioni disponibili

Sostituire il vecchio condizionatore con uno più efficiente non solo è possibile, ma può essere un’opportunità concreta di risparmiare sulla bolletta.

I nuovi climatizzatori:

consumano fino al 30-40% in meno di energia;
migliorano il comfort abitativo;
riducono l’impatto ambientale;
aumentano il valore dell’immobile.
Non solo: puntare su apparecchi con tecnologia inverter e classe energetica A++ o A+++ consente di rispettare pienamente le condizioni richieste per usufruire di diverse agevolazioni fiscali, risparmiando così sul costo complessivo di acquisto e installazione.

Bonus condizionatore 2025: le agevolazioni disponibili
La sostituzione di un condizionatore con uno nuovo a basso consumo rientra nelle spese agevolabili a vario titolo, disciplinate da:
Ecobonus, disciplinato dall’art. 14 del D.L. n. 63/2013;
Bonus Casa (art. 16-bis, del TUIR);
Bonus Mobili.
Vediamo nel dettaglio cosa prevede la normativa, come funziona il pagamento corretto con bonifico parlante e quali documenti inviare.
Come fare il pagamento: il bonifico “parlante”
Per accedere alle agevolazioni, è necessario devi eseguire il pagamento tramite bonifico bancario o postale “parlante”.

Il bonifico deve contenere obbligatoriamente:

la causale del versamento: ad esempio “detrazione fiscale ai sensi dell’art. 16-bis d.P.R. n. 917/1986”;
il codice fiscale di chi beneficia della detrazione;
la partita iva o codice fiscale dell’impresa o del tecnico installatore;
il numero e la data della fattura a cui si riferisce il pagamento.
Alcune banche offrono moduli online già precompilati per il “bonifico ristrutturazioni” o “eco-bonus”, per evitare errori.

Quali documenti conservare
Per eventuali controlli dell’Agenzia delle Entrate, è necessario conservare:

la fattura d’acquisto e installazione;
la ricevuta del bonifico parlante;
la scheda tecnica del nuovo condizionatore;
l’eventuale certificazione energetica rilasciata dall’installatore.
Inoltre nel caso dell’Ecobonus è necessario inviare ad ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori:

copia dell’attestato di certificazione o di qualificazione energetica;
scheda informativa degli interventi realizzati;
asseverazione tecnica relativa al rispetto dei requisiti di prestazione energetica dell’intervento, o in alternativa, la certificazione del produttore.